Spunti, domande e riflessioni da porsi prima del fatidico sì.

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Primo passo: la scelta

Comprendere l’origine di questa scelta (se stiamo insieme ci sarà un perché).

È fatta in base a criteri di affinità e affidabilità dal punto di vista dei valori e del progetto di vita?

Perché questa scelta e non un’altra, cosa ci ha spinto verso di lui/lei? cosa ci ha colpiti?

È una scelta libera o condizionata da qualcosa o qualcuno?

 

Secondo passo: la conoscenza

Chi è il nostro partner?

Qual è la sua storia?

La diversità, anche di genere, fa parte della vita, conoscere e scoprire l’altro significa accettarne pregi e difetti e per conoscere bene l’altro bisogna saper dialogare, ascoltare prima che parlare, capire prima che giudicare, elaborare prima che esprimersi.

 

Terzo passo: il rispetto

Rispettare nel rapporto di coppia è accettare l’altro senza pretendere di modificarlo in base ai propri gusti e scopi.

 

Quarto passo: l’amore

Deriva dal latino a-mors (non morte). Ti amo sta per “tu sei la mia vita”.

L’innamoramento? Il punto di partenza.

Amore vuol dire far felice l’altro, è un cammino in salita, una fatica, un lavorio continuo; si costruisce giorno dopo giorno con tutto l’impegno di entrambi.

felici e contenti

 

Quinto passo:  la fedeltà

Non è solo adulterio. È avere fiducia verso il proprio partner.

Avere la capacità di progettare il sempre e il comunque, “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”.

 

Sesto passo: il perdono

Deriva dal latino dove “per” vuol dire perfezione, quindi dono perfetto. Perdonare è necessario. Significa entrare nel mondo dell’altro, accettare i suoi limiti che spesso non sono i nostri.

Per perdonare è necessario creare un clima adeguato, ricordandosi che sa perdonare chi è stato a sua volta perdonato.

 

Settimo passo: le interferenze

Interne, create dalla coppia stessa: la gelosia (mancanza di fiducia), l’età (diversità tra le generazioni), il litigio, la carenza di gesti di affetto, l’incapacità di comunicare, la cattiva gestione del tempo.

Esterne, introdotte dalla realtà circostante: il lavoro (non deve invadere la vita di coppia), i parenti, gli amici, gli ex, le novità, i cambiamenti.

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Ottavo passo: il peso del passato

Esperienze traumatiche dell’infanzia o dell’adolescenza. Il peso degli ex. Un passato galeotto. Una scelta indimenticabile e i relativi rimorsi. Un passato ingombrante va raccontato all’altro e va condiviso.

 

Nono passo:  la crisi

Grande attenzione ai segnali di crisi; riflettere sul perché e su come affrontarli; non considerare mai l’altro il solo responsabile.  Se necessario, non bisogna aver paura di chiedere aiuto per risolvere le difficoltà.

 

Decimo passo: il matrimonio

Chi sceglie il matrimonio decide di condividere la vita insieme all’altro, facendo una scelta dettata dal cuore. L’amore è esistere per l’altro e prendersene cura in tutte le vicende della vita. Questa scelta presuppone la volontà di impegnarsi uno verso l’altro in un progetto di vita, mettendo in comune interessi, impegni, scegliere di rivelare all’altro i sentimenti che scuotono la nostra persona, la condivisione del corpo e degli spazi fisici, la ridefinizione dei rapporti con il mondo esterno, la scoperta dei reciproci difetti, l’affrontare le interferenze e le difficoltà: se ci amiamo tutto è possibile.

Ma, solo nelle favole o in alcuni film si può dire di una coppia e vissero felici e contenti, sarà cosi solo se reciprocamente si avrà cura di essere felici e contenti.